COSÌ SCEGLIAMO GLI ESPOSITORI

Slow Food affianca da sempre gli espositori del mercato – anche in questa situazione in cui agli stand fisici si sostituiscono vetrine virtuali – rendendoli ambasciatori della filosofia del buono, pulito e giusto e delle proprie campagne internazionali.

Questo impegno si concretizza anche attraverso la pubblicazione di un documento di linee guida che si pone come uno strumento in evoluzione e ha il duplice obiettivo di essere di massima utilità per i produttori e in piena coerenza con i princìpi del movimento.

Queste linee guida, prima ancora di essere strumento in mano all’organizzazione per operare la selezione tra le realtà che si candidano al ruolo di espositori, sono un punto di riferimento per gli stessi produttori, che possono usarle per orientare il proprio lavoro alla ricerca di una sempre maggiore qualità complessiva.

REGOLE GENERALI E FILIERE SPECIFICHE

Il documento parte da alcune regole generali per poi entrare nel dettaglio delle filiere specifiche. Per esempio, tutti i prodotti non possono contenere Ogm né olio di palma (ad eccezione del Presidio Slow Food dell’olio di palma selvatica della Guinea Bissau) e le confezioni devono essere minime, facilmente scomponibili e riciclabili.

Passiamo in rassegna alcune filiere specifiche di determinati ecosistemi.

  • In Terre alte troviamo fra i protagonisti i formaggi d’alpeggio, realizzati con il latte crudo di animali nutriti prevalentemente al pascolo o comunque con alti apporti di erba/fieno. Oltre all’alimentazione, poniamo attenzione ad altri elementi fondamentali per descrivere il benessere degli animali. Infine, forti di un percorso intrapreso nelle ultime due edizioni di Cheese, privilegiamo i formaggi naturali, fatti senza ricorrere ai fermenti selezionati.
  • In Terre basse gli elementi della naturalità e del benessere animale sono di nuovo al centro dell’attenzione se si considera la filiera dei salumi e dei trasformati di carne. Nella selezione, infatti, privilegiamo le aziende che producono salumi con carni di razze autoctone allevate allo stato brado o semi-brado, e che non fanno uso di nitriti e nitrati. Questi prodotti non solo hanno un minore impatto ambientale, ma risultano anche migliori per la nostra salute.
  • In Terre d’acqua per quanto riguarda le specie ittiche la prima regola è data dalla volontà di salvaguardare il mare e le sue risorse. Chi segue il nostro evento Slow Fish sa che non consentiamo la vendita, come prodotto fresco o allevato, di tonno rosso, pesce spada, salmone allevato. Siamo attenti alla salute degli stock ittici, in particolare per quanto riguarda il merluzzo e il salmone selvaggio, e chiediamo che i prodotti presentino indicazione chiara della zona Fao di provenienza e che la tipologia di pesca sia altamente selettiva per ridurre le catture accessorie.
  • In Terre e città possiamo prendere a esempio la filiera dei pani, per i quali privilegiamo quelli prodotti con cereali di origine locale o di varietà antiche. Ammettiamo solo i pani realizzati con lievito madre e che non siano preparati ricorrendo a miglioratori e coadiuvanti per panificazione, additivi, stabilizzanti, conservanti, esaltatori di sapidità, estratti di malto, coadiuvanti enzimatici, lecitine ed emulsionanti, coloranti, lucidanti, cere, aromi artificiali e aromi naturali identici. In altre parole, anche in questo caso, il nostro faro sono i prodotti naturali.

Quelli elencati sono solo alcuni esempi. Per entrare nel dettaglio di tutte le filiere

LEGGI LE LINEE GUIDA

Sei un’azienda e ritieni che i tuoi prodotti siano in linea con la nostra filosofia e i nostri criteri di selezione? Non aspettare ed entra a far parte del nostro Mercato!

Scrivi a espositori@slowfood.it mandando una presentazione della tua azienda e dei prodotti che sei interessato a mettere in vetrina, il nostro ufficio commerciale ti contatterà appena possibile per valutare la tua candidatura.