Terra Madre 2020

La tredicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto sarà globale, fisica e digitale. Completamente rinnovata rispetto al passato.

Il ciliegino di terra Aunt Molly, Stati Uniti, Arca del Gusto. Ph. Oliver Migliore e Marco del Comune.

Il nuovo evento

Immaginiamo un evento che sarà un lungo viaggio. Partiamo l’8 di ottobre 2020, con un calendario ricco di attività che si svilupperanno in parte su questa piattaforma e in parte saranno diffuse a Torino, in Piemonte e nel mondo.

E continuiamo il nostro viaggio per sei mesi, con nuove uscite dei nostri format digitali e numerosi eventi fisici distribuiti sui territori. E ci fermiamo ad aprile 2021, quando questo viaggio passerà il testimone al Congresso internazionale di Slow Food, portandogli le proprie proposte per il futuro del cibo

La crisi climatica e la biodiversità

Da diversi mesi tutto il mondo è concentrato sulla crisi sanitaria e su quella economica che ne consegue. Ma la vera minaccia è la crisi ambientale, che amplifica enormemente le altre due. Da qui dobbiamo ripartire, per affrontare insieme la principale crisi del nostro tempo. Per cambiare la situazione prima che sia troppo tardi.

Per affrontare la crisi, abbiamo la risposta, e si chiama “biodiversità”. Come è possibile nutrire il pianeta garantendo a tutti un cibo buono, pulito e giusto? Come possiamo impegnarci per invertire un modello di sviluppo che genera disastri ambientali e sociali, erodendo il capitale naturale? Secondo Slow Food l’unica strada è ripartire dalla biodiversità in tutte le sue accezioni: dal livello invisibile dei batteri a quello delle specie, dei saperi e delle culture. La nostra proposta è più che mai attuale e urgente.

Terra Madre Salone del Gusto, scatti del 2018. Ph. Alessandro Vargiu.

Terra Madre Salone del Gusto, scatti del 2018. Ph. Elena Cerino Abdin.

Una nuova geografia

Per cambiare radicalmente bisogna analizzare la realtà con lenti nuove. La prima scienza che ci permette di conoscere la realtà che ci circonda è la geografia e noi partiamo di lì. Non c’è solo la dimensione orizzontale, ma anche quella verticale (l’altitudine), che diventa la più importante. I confini politici (stati e regioni) passano in secondo piano, e puntiamo l’attenzione sugli ecosistemi.

La cura del territorio come opportunità per riattivare le economie locali.

Terre d’acqua

Il benessere dell’ecosistema passa dalla constatazione che oceani, mari, acque interne e risorse idriche sono un bene comune.

Terre basse

L’ecosistema in cui si affrontano due sistemi di produzione nettamente contrapposti. Da un lato, le monocolture e gli allevamenti intensivi; dall’altro le fattorie diversificate e di piccola scala, simbolo di rigenerazione.

Terre e città

Un ecosistema equo e inclusivo, dove l’informazione e la consapevolezza dei cittadini possono fare la differenza.

Our Food, Our Planet, Our Future

Cibo, pianeta, futuro. L’equazione da cui parte il claim di Terra Madre Salone del Gusto 2020 è apparentemente semplice e identifica una catena di relazioni che dovrebbero essere chiare a tutti, anche se pochissimi sembrano farci caso.

Queste relazioni ci dicono che, a seconda di come ci rapportiamo al nostro cibo – a seconda di come lo produciamo, lo distribuiamo, lo scegliamo, lo consumiamo –, questo avrà impatti significativamente diversi sul nostro pianeta. E, a seconda del maggiore o minor peso di questi impatti, cambieranno significativamente gli scenari futuri.

Gli scenari futuri

Il compito che Terra Madre Salone del Gusto 2020 si prefigge è di provare a disegnare diversi scenari futuri, o meglio di provare a incidere ora sul futuro che ci si prospetta.

Vogliamo provare a farlo con il contributo di tutti. Nel nostro percorso fino ad aprile 2021 vi interrogheremo più volte, vi inviteremo a partecipare a sondaggi e a sfide. E cercheremo di ragionare su dove stiamo andando, per trovare i correttivi per costruire un futuro diverso.